% vim:sts=2:sw=2:tw=70
\documentclass[a4paper,10pt]{article}
\usepackage[utf8x]{inputenc}
\usepackage[italian]{babel}
\usepackage[color]{guit}
\usepackage{hyperref,indentfirst,fancyvrb,cclicenses,pifont,booktabs,breakurl,graphicx}
\graphicspath{{img/}}
\hypersetup{colorlinks=true,urlcolor=blue}

\newcommand{\email}[1]{\href{mailto:#1}{\ttfamily #1}}
\newcommand{\lcap}{{\fontencoding{T1}\selectfont\guillemotleft}}
\newcommand{\rcap}{{\fontencoding{T1}\selectfont\guillemotright}}
\newcommand{\Cap}[1]{\lcap #1\rcap}

\newcommand{\bs}{{\char'134}}% Backslash
\newcommand{\lb}{{\char'173}}% Left brackets -> {
\newcommand{\rb}{{\char'175}}% Right brackets -> }
\newcommand{\ls}{{\char'133}}% Left brackets -> [
\newcommand{\rs}{{\char'135}}% Right brackets -> ]

\newcommand{\pkg}[1]{\textsf{#1}}
\let\cls\pkg
\newcommand{\env}[1]{\texttt{#1}}
\newcommand{\cmd}[1]{\texttt{\bs #1}}
\newcommand{\cmdarg}[2]{\texttt{\bs #1\lb #2\rb}}

\title{La classe per presentazioni \pkg{guitbeamer}}
\author{{\LARGE\GuIT} --- \GuITtext\thanks{\cls{guitbeamer} \`e stata
scritta da Emiliano Giovanni Vavassori
(\email{testina@sssup.it}). Si veda
la sezione \ref{sec:acknow}.}}
\date{Versione 0.4 --- 11 agosto 2006}
 
\begin{document}
\maketitle

\begin{abstract}
Viene qui presentata l'interfaccia dei comandi della classe
\cls{guitbeamer}, scritta appositamente per rendere più semplice la
produzione di diapositive per lezioni di \LaTeX. La classe si basa
sulla ben più conosciuta classe \cls{beamer}.
\end{abstract}

\tableofcontents
\newpage
\section*{Note di \textit{copyright}}
La classe \cls{guitbeamer} è rilasciata sotto licenza
$\!$\cc$\!\!\!\!$ Creative Commons 2.5\footnote{Il testo completo
della licenza è disponibile, in inglese, alla pagina
\url{http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/legalcode}.}.

\noindent\emph{Tu sei libero di:}
\begin{dinglist}{227}
    \item di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre
	in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare quest'opera;
    \item di modificare quest'opera.
\end{dinglist}

\noindent\emph{Alle seguenti condizioni:}
\begin{description}
    \item[\ccby Attribuzione]Devi attribuire la paternità dell'opera
	nei modi indicati dall'autore o da chi ti ha dato l'opera in
	licenza.
    \item[\ccnc Non commerciale]Non puoi usare
	quest'opera per fini commerciali.
    \item[\ \ccsa\ \ $\!\!$Condividi allo stesso modo]Se alteri o
	trasformi quest'opera, o se la usi per crearne un'altra, puoi
	distribuire l'opera risultante solo con una licenza identica a
	questa.
\end{description}

\begin{dinglist}{52}
    \item Ogni volta che usi o distribuisci quest'opera, devi farlo
	secondo i termini di questa licenza, che va comunicata con
	chiarezza.
    \item In ogni caso, puoi concordare col titolare dei diritti
	d'autore utilizzi di quest'opera non consentiti da questa
	licenza.
\end{dinglist}

\section{Introduzione}
L'utilizzo delle diapositive (o, in inglese, \textit{slides}) in
ambiente didattico risulta essere uno strumento fondamentale per
catturare l'attenzione del discente; tale attenzione viene infatti
aumentata con l'utilizzo di particolari effetti grafici e/o colori.

\`E tuttavia necessario far attenzione a non abusare di questi
espedienti grafici per evitare di ottenere l'effetto diametralmente
opposto: tipicamente, l'attenzione dell'auditorio verrebbe
completamente assorbita dagli effetti grafici e sviata dall'oggetto
della presentazione su qualcosa di molto più frivolo.

Questo è un rischio che può correre anche il docente che \Cap{perde
energie} per sviluppare una presentazione visivamente molto efficace
ma con contenuti di qualità sicuramente inferiore.

\cls{beamer} viene incontro alle persone che si trovano a dover
presentare, spiegare, approfondire un argomento, permettendo loro di
evitare questi problemi e focalizzando l'attenzione sui contenuti
della presentazione, in pieno accordo con la filosofia di \LaTeX.

La classe \cls{guitbeamer} aggiunge alla potenza di \cls{beamer} una
interfaccia di comandi semplificata e ottimizzata per la presentazione
di argomenti correlati a \LaTeX, oltre che una serie di impostazioni
grafiche studiate \emph{ad hoc}. Per ottenere tale risultato, sono
stati posti i seguenti obiettivi: 
\begin{itemize}
  \item Razionalizzare i sorgenti delle \emph{slides}, così da evitare
    che l'occhio di chi presenta si perda nel codice piuttosto che sul
    contenuto;
  \item Omogeneizzare il \textit{layout} delle singole \emph{slide}
    all'interno di una stessa presentazione, per evitare, ad esempio,
    che una classe venga \Cap{nominata} una volta con un carattere
    \textit{sans-serif} e una volta con carattere \textit{typewriter}.
\end{itemize}

La classe \cls{guitbeamer} è stata utilizzata successivamente per le 
\Cap{Lezioni di \LaTeX} del \GuIT\ \cite{lez-latex05}.

\section{Compatibilità e apparenza}
\cls{guitbeamer} non è un lavoro a se stante (ovviamente), ma è stata
realizzata come \textit{collage} di stili predefiniti e di pacchetti
caricati. Indichiamo in questa sezione le dipendenze della classe da
eventuali altri pacchetti.

\subsection{Pacchetti caricati}
La classe \cls{guitbeamer} carica automaticamente la classe
\cls{beamer} per le presentazioni e restituisce un errore se essa non
è per lo meno alla versione 3.05 (data di rilascio: 12/06/2005); il
codice utilizzato nella classe è specifico ed utilizza istruzioni che
sono rese disponibili solamente a partire da quella versione.

Gli altri pacchetti caricati, le opzioni specifiche utilizzate e
l'eventuale richiesta di un numero di versione specifico sono tutte
indicate in tabella~\ref{pacchetti}.
\begin{table}[b]\centering
  \caption{Pacchetti caricati nella classe \cls{guitbeamer}, relative
  versioni richieste e opzioni utilizzate.}\label{pacchetti}
  \medskip
  \begin{tabular}{l c l}
    \toprule
    \emph{Nome pacchetto} & \emph{Vers. (Data di rilascio)} &
    \emph{Opzioni utilizzate}\\
    \midrule
    \texttt{xcolor} & & \texttt{svgnames}\\
    \texttt{graphicx} & &\\
    \texttt{hyperref} & & \texttt{colorlinks=false}\\
    \texttt{guit} & $\ge\,0.9$ (24/05/2006)& \texttt{color}\\
    \bottomrule
  \end{tabular}
\end{table}
Va da sé che le dipendenze dei pacchetti utilizzati devono essere, a
loro volta, contemplate ed esaudite.

\subsection{Layout e grafica della presentazione}
La classe utilizza il tema \Cap{Warsaw}, ne modifica il colore di
struttura con quello ufficiale di \GuIT, carica l'\textit{outertheme}
\Cap{split}, ridefinisce la \textit{footline}, imposta automaticamente
l'istituzione di riferimento e, infine, carica i font serif solamente
per la matematica. Se vi è sfuggito qualcosa di quanto appena esposto,
vi consigliamo di dare una sbirciatina al manuale di \cls{beamer}
\cite{manbeamer} oppure, a vostra discrezione, utilizzare la
classe e guardarne l'output \texttt{:)}

\section{Interfaccia utente}
All'interno della didattica legata a \LaTeX, il docente deve
relazionare al pubblico non solo dell'utilizzo di un programma, ma
anche alcune nozioni fondamentali all'intero della filosofia propria
di \LaTeX; sono state studiate pertanto alcune macro per facilitare
questo compito al relatore, fornendo un \textit{feedback} visuale alla
spiegazione orale del docente.

Di seguito verranno descritti i comandi che sono introdotti dalla
classe e come è possibile utilizzarli.

\subsection{Scrivere pacchetti, classi, ambienti}
La classe rende disponibile alcuni comandi per evidenziare concetti
particolari all'interno di \LaTeX:
\begin{description}
	\item[\cmd{Lopt}]serve per evidenziare le opzioni che
		possono essere specificate ad una classe;
	\item[\cmd{Lsty}]è necessario per scrivere il nome di
	  pacchetti;
	\item[\cmd{Lcls}]evidenzia invece il nome delle classi;
	\item[\cmd{Lenv}]scrive il nome dell'ambiente che è
		necessario citare.
\end{description}
Essi richiedono tutti un argomento obbligatorio, che rappresenta per
l'appunto il nome dell'oggetto particolare da nominare.

\subsection{Evidenziare}
Una nota importante, prima di specificare i cambiamenti
all'evidenziazione attuati nella classe. Esistono molti modi per
evidenziare una parte di testo: fra tutti i modi che si possono
scegliere, cambiare il colore del testo è quello, a nostro avviso, più
\Cap{distruttivo} e fastidioso, anche se è al contempo quello più
efficace. In \cls{guitbeamer} si fa già ricorso a parecchi colori,
quindi valutate caso per caso se non convenga evidenziare con
\verb+\emph+ oppure con \verb+\textbf+. Si ritiene preferibile
utilizzare il grassetto nelle presentazioni che mutare il colore del
testo, principalmente per due motivazioni:
\begin{itemize}
  \item il principale motivo per cui non si usa normalmente il
    grassetto all'interno di un normale documento è perché \Cap{rompe
    il colore del corpo del testo}. Tipicamente in una presentazione
    si tende, per motivi di concisione, a scrivere brevi frasi e
    pertanto non esiste un vero e proprio corpo del testo, inteso con
    i canoni applicati ai documenti normali; è pertanto possibile e
    non deleterio utilizzare il grassetto;
  \item il grassetto è spesso utilizzato nel Web, che risulta essere
    una delle applicazioni che più si avvicinano ad una presentazione
    elettronica.
\end{itemize}

Passando dalla teoria alla pratica, il comando \cmd{alert} di
\cls{beamer} è stato ridefinito perché sia di colore blu; esso è stato
preferito al colore rosso perché meno appariscente ma altrettanto
d'effetto. Se necessario, è possibile ricorrere al nuovo comando
\cmd{aalert} che invece evidenzia il suo argomento in rosso,
esattamente come fa \verb+\alert+ di \cls{beamer}.

\subsection{Caratteri speciali}\label{sec:sp_char}
Alcuni comandi della classe richiedono che qualche carattere speciale
sia scritto in maniera un po' particolare: è il caso di
tutti i comandi che seguiranno. In essi, sarà possibile (e in alcuni
casi, necessario) indicare i caratteri speciali di \LaTeX\
\texttt{\bs}, \texttt{\lb} e \texttt{\rb} come \verb+\\+, \verb+\{+ e
\verb+\}+. L'eccezione è rappresentata da \verb+[+ e \verb+]+, che
possono essere lasciate indicate normalmente o, nel caso non
funzionino, sostituite dai meno diretti \verb+\ls+,
\textit{left square (parenthesis)} e \verb+\rs+, \textit{right square
(parenthesis)}. \`E stata scelta questa soluzione sia per ovviare ad un
piccolo problema di natura estetica, sia perché necessario per alcuni
comandi.

\subsection{Comandi per gli esempi}
\subsubsection{Mostrare codice \LaTeX}
Parlando di \LaTeX\ a qualunque livello, si finirà inevitabilmente,
prima o poi, con il parlare di codice sorgente. \cls{guitbeamer}
prevede un ambiente appositamente studiato per mostrare codice,
\env{LaTeXcode}; esso è derivato da \env{semiverbatim} di \cls{beamer}
e si consiglia pertanto di rileggere la documentazione di questo
ambiente \cite{manbeamer} per capirne l'esatto funzionamento.

In questo ambiente è \emph{necessario} utilizzare quei simboli
speciali definiti in \S~\ref{sec:sp_char}, quando si voglia
\Cap{mostrare} tali caratteri speciali.

Altri comandi sono disponibili solo ed esclusivamente all'interno di
questo ambiente:
\begin{description}
	\item[\cmd{n}]Che rappresenta una singola interruzione di
	  riga (\emph{a capo});
	\item[\cmd{nn}]Che rappresenta una interruzione di riga
		doppia (quindi, una riga vuota);
	\item[\cmd{alert}]Per evidenziare parte del contenuto.
	  Necessita di un argomento obbligatorio, costituito dal testo
	  da evidenziare.
\end{description}

\`E inoltre possibile specificare un titolo e un \textit{overlay} per
l'ambiente \env{LaTeXcode} nello stesso modo in cui si fa con
\cls{beamer}. Si veda, a tale scopo, il seguente esempio:
\begin{Verbatim}[gobble=0]
\begin{LaTeXcode}[Titolo del blocco]<3->
	ci metto un po' quello che voglio\\dots\n
	e \alert{apparir\\`a} correttamente\nn
	ciao a tutti
\end{LaTeXcode}
\end{Verbatim}
 
\subsubsection{Mostrare l'output di \LaTeX}
Dopo aver spiegato il codice, è d'uopo mostrare il suo risultato:
 anche per questo fine è stato predisposto un ambiente,
\env{LaTeXoutput}. In questo caso, la sintassi è quella normale di
\LaTeX\ e non è richiesta nessuna particolare sintassi nella
composizione della parte, se si fa eccezione per:
\begin{description}
  \item[\cmd{noindent}]toglie il rientro (che è stato impostato di
    \textit{default} dalla classe);
  \item[\cmd{fakeind}]serve per inserire una falsa indentazione e va
    usato a mano solo nei casi in cui non si ottiene l'indentazione
    necessaria.
\end{description}

Come il suo gemello per il codice, può anch'esso essere fornito di
titolo e di specificazioni di \emph{overlay}, come mostrato
nell'esempio:
\begin{Verbatim}
\begin{LaTeXoutput}[Titolo del blocco (output)]<4->
  ci metto un po' quello che voglio\dots e apparir\`a correttamente
  
  ciao a tutti
\end{LaTeXoutput}
\end{Verbatim}

\subsubsection{Comandi \LaTeX\ nel corpo del testo}
Sono state definite due macro, \cmd{LCmd} e \cmd{LCmdArg}, che
permettono di evidenziare il codice all'interno del testo. Queste due
macro sono comode quando si voglia, ad esempio, citare un comando
(\verb+\listfiles+) e si voglia evidenziare l'argomento di un comando
(\verb+\vspace{5em}+), rispettivamente.

La sintassi di \cmd{LCmd} prevede un argomento opzionale e uno
obbligatorio. L'argomento opzionale (e quindi racchiuso fra le
parentesi quadre \verb+[ ]+) è il carattere di \emph{inizio comando} o
\textit{escape}, che di \textit{default} è settato a \verb+\+.
L'argomento obbligatorio risulta invece essere il nome del comando che
si vuole mostrare. Il comando \verb+\LCmd+ può inoltre essere inserito
in un titolo di \textit{slide}: in tal caso perde il suo colore
normale (blu scuro).

Facendo alcuni esempi, possiamo dire che \verb+\LCmd[]{pippo}+
produce, nell'output, qualcosa di simile a \texttt{pippo}. \`E
possibile, inoltre, scrivere un comando fornito di argomenti senza
evidenziarli, utilizzando i caratteri speciali illustrati in
\S~\ref{sec:sp_char} e potendo così scrivere
\verb+\LCmd{documentclass[a4paper]\{article\}}+, che dà luogo a
qualcosa di simile a \verb+\documentclass[a4paper]{article}+.

Il comando \verb+\LCmdArg+ invece non è utilizzabile nei titoli,
prevede solamente due argomenti obbligatori ed è
necessario per evidenziare l'argomento di un comando; ad esempio, per
citare il caso precedente, si può utilizzare:\\[.5em]
\verb+\LCmdArg{documentclass[a4paper]}{article}+\\[.5em] ed
evidenziare così la classe del documento.

In entrambi i casi, ricordiamo nuovamente che possono essere
utilizzati i caratteri di cui alla sezione \S~\ref{sec:sp_char}.


\newpage
\section{Esempi di \textit{slides}}
In questa piccolissima sezione, analizzeremo alcune slides e il loro
output, giusto per dare un'idea al lettore di come possano essere
utilizzati i comandi della classe.

\subsection*{Esempio 1}\label{ex1}

\begin{Verbatim}[gobble=2]
  \begin{frame}
    \frametitle{Scrivere i loghi}
    Ecco come si scrivono i loghi:
    \begin{LaTeXcode}
      \\TeX\n
      \\LaTeX\n
      \\LaTeXe
    \end{LaTeXcode}
    \medskip
    \begin{LaTeXoutput}
      \TeX\\
      \LaTeX\\
      \LaTeXe
    \end{LaTeXoutput}
  \end{frame}
\end{Verbatim}

\bigskip
\begin{center}
  \fbox{\includegraphics[width=.9\textwidth]{latexsymb}}
\end{center}

\newpage 
\subsection*{Esempio 2}\label{ex2}

\begin{Verbatim}[gobble=0]
\begin{frame}
  \frametitle{Il modello di un documento}
  \begin{LaTeXcode}
    \\documentclass[\alert{<opzioni>}]\{\alert{<classe>}\}\n
    \onslide<2->
    \quad\alert{<preambolo>}\nn
    \onslide<3->
    \\begin\{document\}\n
    \onslide<4->
    \alert{\quad<testo del documento>}\n
    \onslide<3->
    \\end\{document\}
  \end{LaTeXcode}
\end{frame}
\end{Verbatim}

\bigskip
\begin{center}
  \fbox{\includegraphics[width=.9\textwidth]{docexem}}
\end{center}

\newpage 
\subsection*{Esempio 3}\label{ex3}
\begin{Verbatim}
\begin{frame}
  \frametitle{La sintassi di base}
  \begin{itemize}[<+->]
    \item tutti i comandi cominciano sempre con un
      \LCmd\
    \item spesso il comando è il nome inglese dell'azione
    \item il comando ``termina'' con uno spazio bianco o con un
      altro comando:
    \begin{LaTeXcode}<4->
      \\comando \alert{<testo>}\n
      \\comando\\altrocomando
    \end{LaTeXcode}
  \end{itemize}
  \smallskip
  \begin{block}{Attenzione!}<5->
    \begin{center}
      \LaTeX\ è \textit{case sensitive}!\\[.5em]
      bisogna pertanto stare attenti a distinguere tra\\[.3em]
      \alert{\large MAIUSCOLO} e \alert{\large minuscolo}
    \end{center}
  \end{block}
\end{frame}
\end{Verbatim}

\bigskip
\begin{center}
  \fbox{\includegraphics[width=.9\textwidth]{cmdexpl}}
\end{center}

\newpage
\subsection*{Esempio 4}\label{ex4}
\begin{Verbatim}
\begin{frame}
  \frametitle{Due esempi di pacchetti}
  \begin{LaTeXcode}
    \\usepackage\{\alert{graphicx}\}
  \end{LaTeXcode}
  \Lsty{graphicx} è un pacchetto che permette di gestire l'inserimento
  delle immagini, dei colori e di rotazioni

  \bigskip
  \onslide<2->
    \begin{LaTeXcode}
      \\usepackage[\alert{italian}]\{\alert{babel}\}
    \end{LaTeXcode}
    \Lsty{babel} permette di sillabare testi scritti in lingue diverse 
    dall'inglese (default), attivando la sillabazione della lingua
    selezionata (in questo caso, la nostra: \LCmd[]{italian})
\end{frame}
\end{Verbatim}

\bigskip
\begin{center}
  \fbox{\includegraphics[width=.9\textwidth]{pkgexem}}
\end{center}

\newpage
\subsection*{Esempio 5}\label{ex5}
\begin{Verbatim}
\begin{frame}
  \frametitle{Le classi base di \LaTeX}
  \begin{LaTeXcode}
    \\documentclass[<opzioni>]\{\alert{<classe>}\}
  \end{LaTeXcode}
  \begin{itemize}
    \item\Lcls{article}
    \item\Lcls{report}
    \item\Lcls{book}
    \item\Lcls{letter}
    \item\Lcls{slides}
    \item\dots
    \item\Lcls{beamer}
    \item\dots
  \end{itemize}
\end{frame}
\end{Verbatim}

\bigskip
\begin{center}
  \fbox{\includegraphics[width=.9\textwidth]{clsexpl}}
\end{center}

\newpage
\section{Ringraziamenti}\label{sec:acknow}
Si ringraziano Maurizio Himmelmann e Fabiano Busdraghi che hanno fatto
proposte e richieste precise in merito alla classe (alcune tutt'ora
insolute, ad onor del vero) e sono stati veri e propri
\textit{beta-testers} della classe.

Un sentito ringraziamento a Emanuele Vicentini, sempre prezioso e
disponibile sia sul lato \TeX nico che su quello personale. Emanuele,
ricorda che tutto ciò che hai dato ti sarà restituito 100 volte
\texttt{:)}

\section{\textit{Disclaimer}, \textit{feedback} e \textit{bug
reports}}\label{sec:fb&b}
La presente classe non è stata scritta da un programmatore \LaTeX\
professionista ed è pertanto da considerarsi soggetta a
\textit{bugs}. Si invitano le persone che abbiano utilizzato questa
classe a far pervenire all'autore, per mezzo della casella di posta
elettronica \href{mailto:guit@sssup.it?subject=[guitbeamer]
Feedback}{\texttt{guit@sssup.it}} eventuali richieste, commenti e
segnalazioni di problemi su \cls{guitbeamer}, aggiungendo all'inizio
del soggetto della mail la stringa ``\verb+[guitbeamer]+''.

\vfill
\bibliographystyle{plain}
\begin{thebibliography}{99}
  \bibitem{lez-latex05} Maurizio W.~Himmelmann, Emiliano G.~Vavassori,
    Fabiano Busdraghi; \newblock\emph{Introduzione al mondo di \LaTeX\ ---\
    Guida al corso}, \newblock 2006, \GuITtext, Pisa.
  \bibitem{manbeamer} Till Tantau; \newblock\emph{The \cls{beamer}
    class}, manuale della classe, \newblock 2005.
\end{thebibliography}
\end{document}